martedì 30 novembre 2010

Grafologia dell'età evolutiva

Questa branca della grafologia si occupa dello studio, durante l’età dello sviluppo, del bambino e dell’adolescente attraverso la propria produzione grafica, la quale ha inizio con lo scarabocchio (vd. post precedenti), prosegue con il disegno, fino a raggiungere la fase della scrittura vera e propria.
Infatti, sia dello scarabocchio, che del disegno possono essere individuati e interpretati gli aspetti della pressione grafica, della curvilineità o angolosità dei tratti, che individualizzano l’espressione grafica del bambino, permettendo di evidenziare più precocemente la struttura neurofisiologica, la dinamica psicomotoria ed i ritmi di base della personalità dello stesso, ancorché in formazione.
Fermo restando che, fin quando la scrittura non acquisisce un minimo di automatizzazione, la stessa non può considerarsi passibile di interpretazione grafologica completa, risulta comunque problematico, nel caso di individui in fase evolutiva, tracciare un quadro esaustivo e definitivo di personalità, perché la grafia è soggetta a cambiamenti frequenti, quanto profondi e repentini, che rispecchiano le trasformazioni ed i passaggi dell’età della crescita.
Detto ciò, lo studio grafologico dei soggetti in età evolutiva va considerato comunque di grande utilità non solo per comprendere la loro dinamica di crescita, ma anche per offrire indicazioni pedagogiche atte ad orientare lo sviluppo delle potenzialità ed il recupero in eventuali situazioni di disagio.
Quello dell’età evolutiva rappresenta indubbiamente un settore non ancora sufficientemente diffuso e praticato, ma crescentemente sperimentato ed indagato dai grafologi specializzati, il cui contributo comincia ad essere richiesto anche all’interno delle scuole pubbliche, specie per la comprensione dei casi di disadattamento e difficoltà scolastici.

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